RISPARMIO ENERGETICO ED ECOLOGIA
Negli ultimi anni è stato riscoperto l'uso della legna come combustibile per il riscaldamento, sia per ragioni di convenienza economica, sia per la crescente attenzione verso la tutela dell'ambiente.
Il legno, al contrario dei combustibili fossili (petrolio o gas naturale) è una fonte di energia inesauribile e rinnovabile, che non contribuisce all'aumento dell'anidride carbonica nell'atmosfera e di conseguenza riduce i rischi dell'effetto serra.
Carbone, gasolio, gas non sono rinnovabili e inquinano l'ambiente. Bruciando liberano nell'atmosfera grandi quantità di anidride carbonica accumulata in milioni di anni, aumentando l'effetto serra. Inoltre, il legno consuma un terzo dell’energia necessaria per produrre il gasolio, non contribuisce a creare l’effetto serra, favorisce la cura e il miglioramento dei boschi e delle campagne. Il legno non ha bisogno di lunghi percorsi di trasporto, come avviene invece per i combustibili fossili. Noti sono ad esempio i danni provocati all'ambiente dalle torri di trivellazione, dagli oleodotti e i disastri ambientali causati dal trasporto di combustibile.
I VANTAGGI ECONOMICI
Il costo di un kw termico prodotto dalla combustione della legna è in assoluto il più conveniente. Infatti, il potere calorifico della legna correttamente essiccata è di 4,3 Kwh/kg contro i 10 Kwh/l del gasolio e i 9,5 Kwh/mc del metano. Pertanto con 2,3 Kg di legna secca si ottengono gli stessi risultati termici ottenibili con 1 litro di gasolio o 1 mc di gas metano. Comparando i costi di questi tre combustibili scoprirete che il risparmio ottenibile con la legna è pari al 50-60%. Le stufe in maiolica, cosiddette "piene", offrono un alto rendimento, dall'85 al 92%. Il consumo medio va dagli 8 ai 12 kg di legna per ogni carica, con la quale si può riscaldare un ambiente per 12-18 ore. Quindi con una breve operazione di caricamento, è possibile beneficiare di un piacevole calore per un lungo arco di tempo.